San Pietro in Montorio sorge in quello che era un insieme di terre e orti che il Re Fernando El Católico acquistò e in cui fu eretto un piccolo convento, tradizionalmente affidato all'ordine francescano, e la chiesa, che è ancora aperta al culto. Il famoso tempietto del Bramante sorge in uno dei suoi chiostri.
Il palazzo fu costruito tra il 1481 e il 1500 anche se non si conosce con certezza chi fosse l'architetto. Nel XVI secolo Daniele da Volterra e Giorgio Vasari riformarono le cappelle del transetto; Nel diciassettesimo secolo fu eretta la nuova facciata della chiesa (finanziata dal re Filippo III di Spagna) e intorno al 1640 Gian Lorenzo Bernini costruì la cappella del Marchese Marcello Raymondi, un'opera molto interessante per il suo marcato carattere scenografico.
L'edificio è circolare e ha un colonnato che lo circonda, coperto da una cupola emisferica. Questo colonnato forma un peristilio. C'è un chiaro riferimento alla cultura greca nella forma circolare. Il tempio si trova su una scala seguita da un breve podio su cui sorge il colonnato toscano, sormontato da una trabeazione (metope e triglifi), sormontata da una balaustra.
Allo stesso modo, la chiesa conserva dipinti di Baldassarre Peruzzi (Sibilas) o Giorgio Vasari (Conversione di San Paolo); l'opera più importante è nella cappella Borgherini: sono i dipinti murali di Sebastiano del Piombo (1518), in particolare la Flagellazione dipinta da un disegno di Michelangelo).
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