
Homenaje de la Obra Pía a los inquilinos víctimas de la Shoah
Los días 8 de mayo de 2017 y 2018
El 8 de mayo de 2017, tuvo lugar un emotivo homenaje de la Obra Pía a los inquilinos víctimas de la Shoah en la Segunda Guerra Mundial, que vivían en el Edificio de la Via dei Giubbonari 30 de Roma.
Con este fin, se colocó una placa en el citado edificio, en la que se recordó a los siguientes deportados: David Limentani, muerto en las Fosas Ardeatinas, Angelo Tagliacozzo, deportado en 1944 a Auschwitz y asesinado en Dachau, Settimio Limentani deportado a Auschwitz en 1944, superviviente; Angelo Limentani, deportado a Auschwitz en 1944, muerto en la "marcha de la muerte" de 1945 y, finalmente, Sami Modiano, que fue detenido en Rodas, llevado a Auschwitz, superviviente, y residente en via dei Giubbonari por un tiempo.
La frase final de la placa dice: "La Obra Pía-Establecimientos Españoles en Italia, nunca os olvidará."
Estuvieron presentes, entre otros, el Presidente de la Asamblea Capitolina, Marcello De Vito, Ruth Dureghello, Presidenta de la Comunità Ebraica di Roma, la Presidenta del Municipio I Centro Roma, Sabrina Alfonsi, y se contó con las palabras finales de Sami Modiano, superviviente de la tragedia.
De tal acontecimiento se hizo eco la prensa italiana, una de cuyas notas se incluyen a continuación:
Pubblicato in MOKED Attualità il 09/05/2017
“In Memoriam – Dei nostri cari inquilini di questo palazzo di via dei Giubbonari 30, vittime della barbarie nazista nei campi di sterminio e alle Fosse Ardeatine. La Obra-Pia Stabilimenti Spagnoli non vi dimenticherà mai!”
È stata inaugurata ieri, di fronte a una piccola folla commossa, questa targa in via dei Giubbonari, all’interno di una palazzina dell’istituto Obra-Pia – Stabilimenti Spagnoli, in onore di Davide Limentani, Angelo Tagliacozzo, Settimio Limentani, Angelo Limentani e Sami Modiano (il quale, pur essendo deportato da Rodi, in quel palazzo fu ospitato dopo la sua liberazione, come racconta nel libro “Per questo ho vissuto”, che rievoca anche l’atmosfera di quell’edificio e di quella via al suo ritorno nell’immediato dopoguerra).
Per la prima volta su una targa sono stati impressi anche i nomi di sopravvissuti. Alla celebrazione erano presenti, oltre ai familiari, la Presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello, il Vicepresidente Ruben Della Rocca, la Presidente del I municipio Sabrina Alfonsi, l’addetto culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia Ion De La Riva.
Un modo, per l’ Obra-Pia Stabilimenti Spagnoli, di “chiedere scusa per non essere riuscita all’epoca a proteggere gli inquilini dei propri palazzi”, ha detto Sabrina Alfonsi.” Marco Di Porto.